Abitanti: 1.219.356
Superfice: 7.845 Km²
Comuni: 218
PIATTI TIPICI: Fritole; Polenta cuinzade.
VINI TIPICI: Merlot; Picolit; Pinot bianco e grigio; Refosco; Tocai; Verduzzo.
ORIGINE DEL NOME: Il nome composito di questa regione ha origini latine: Friuli viene da Forum Julii, cioè "città della famiglia Giulia", un'importante famiglia romana che fra i suoi illustri rappresentanti accoglie addirittura Giulio Cesare. Venezia Giulia unisce sempre il nome della nobile famiglia Giulia a quello degli antichi abitanti di questa zona, i Veneti. La Venezia Giulia dopo il secondo conflitto mondiale è passata sotto il controllo della Slovenia e della Croazia. All'Italia è rimasta solo una piccola fascia di territorio che comprende Trieste e Croazia.
CENNI STORICI
Il Friuli Venezia Giulia, situato in una zona di passaggio all'incrocio di diverse strade naturali, nei primi secoli della storia dell'uomo fu abitato da varie popolazioni fra cui i Veneti e gli Euganei, che provenivano dal Sud, e i Galli Celti che arrivavano, invece, dall'attuale Francia. Nel 186 a. C. il Friuli Venezia Giulia passò sotto il dominio di Roma, che dopo due duri scontri sconfisse le fiere popolazioni che abitavano la zona. I Romani, che dominarono per circa 650 anni, iniziarono subito a far sentire la loro presenza sul territorio, fondando la città di Aquilea, che in breve tempo divenne il centro più importante. Nei secoli successivi, sorsero altre città fortificate che facevano parte di un imponente sistema di difesa e al tempo stesso erano anche fiorenti centri commerciali. La vita del Friuli Venezia Giulia ebbe un brusco cambiamento quando, alla caduta dell'Impero Romano, la penisola fu invasa dalle popolazioni barbariche che valicarono le Alpi, saccheggiando e sottomettendo tutto il territorio. Gli Unni guidati dal re Attila, distrussero Aquilea nel 452 d.C. e la popolazione della città trovò scampo sulle isolette della laguna veneta, dove poi sorse Venezia. Dopo i Longobardi, i Franchi si stabilirono sul territorio della regione e riorganizzarono il territorio in base alle loro tradizioni. Dopo la breve dominazione francese, nel 1815 tutto il Friuli Venezia Giulia tornò a far parte del grande impero austriaco. Dal 1963 la regione è stata decretata autonoma e ha uno statuto speciale.
IL TERRITORIO
I rilievi occupano la parte più settentrionale del territorio del Friuli Venezia Giulia e appartengono a due sezioni dell'arco alpino, le Alpi Carniche e le Alpi Giulie. Nella zona sud-orientale della Regione si trova il Carso, un vasto altipiano che si estende quasi completamente nel territorio dei Balcani e appartiene solo in minima parte alla nostra penisola. Dalle pendici alpine fino al mare si estende l'estrema parte orientale della Pianura Padana, che anche in Friuli, come nelle altre regioni settentrionali della penisola, si divide in due zone con diverse caratteristiche: l'Alta Pianura, vicina ai monti, presenta un paesaggio più arido e brullo, chiamato in friuliano "magredi", formato da ghiaia e ciottoli; la Bassa Pianura, vicino al mare, invece è fertile, perchè il terreno è costituito da sabbia e argilla. L'arco costiero del Friuli Venezia Giulia è quasi del tutto pianeggiante, dal momento che i rilievi si affacciano sul mare solo all'altezza dell'altipiano carsico. Lungo la costa della regione si aprono diverse rientranze che formano i golfi di Panzano e di Trieste, nonchè le lagune di Grado e di Marano, vicine al confine con il Veneto.
Il Friuli Venezia Giulia è particolarmente ricco di corsi d'acqua, alcuni appartengono interamente alla regione come il Tagliamento, mentre altri lo attraversano solo per un certo tratto, fra cui il Livenza e l'Isonzo. Altri invece scorrono per alcuni chilometri nel sottosuolo, dato che buona parte del terreno è permeabile all'acqua.
In questa regione non si trovano ampi laghi naturali, mentre sono numerosi quelli artificiali creati sbarrando il corso dei fiumi con imponenti dighe. Fra questi il più noto è il lago del Vajont.
Il Friuli Venezia Giulia non ha un clima molto freddo come potrebbe far pensare la sua posizione geografica, infatti, pur essendo una regione settentrionale, risente della benefica presenza del mare. Le estati non sono troppo calde, nè gli inverni troppo freddi. In tutta la regione, comunque, sono sempre molto abbondanti le piogge, tanto che il Friuli Venezia Giulia contende al Trentino Alto Adige il primato italiano di regione più piovosa. Questa è soprattutto la regione dei venti e in particolare della bora, un vento freddo che proviene dalle pianure centro orientali dell'Europa. In primavera e in autunno, sulla regione soffia, invece, lo scirocco, un vento caldo, proveniente dall'Adriatico, che porta con se un grande carico di umidità raccolta sul mare.
LE VIE DI COMUNICAZIONE
La rete di vie di comunicazione del Friuli Venezia Giulia è ben sviluppata e ha come centro la città di Trieste. Allo sviluppo dei collegamenti stradali e ferroviari ha contribuito in modo determinante la necessità di potenziare i contatti con le nazioni confinanti, l'Austria e la ex Jugoslavia. La rete autostradale presente nella regione è importante anche come via di collegamento con tutto il nord della penisola e soprattutto con le zone industriali del Veneto. Sempre nella zona di trieste si trova un attivo aeroporto, situato precisamente a Monfalcone e chiamato Rochi dei Legionari. Il traffico nelle acque del mar Adriatico è molto attivo e il porto di Trieste è uno dei punti nodali per quanto riguarda i contatti con le nazioni centro orientali dell'Europa. Lungo le coste e nelle lagune del Friuli Venezia Giulia si trovano, inoltre, altri porti di diverse dimensioni per accogliere pescherecci e piccole imbarcazioni turistiche che scelgono di inoltrarsi tra i numerosi canali delle lagune di Grado e di Marano.
L'ECONOMIA
Benchè questa regione sia in buona parte pianeggiante, l'agricoltura non è fra le attività economiche prevalenti. Il suo sviluppo, infatti, è ostacolato dalla natura del terreno che, a causa dei diffusi fenomeni carsici, è molto sassoso, arido e poco fertile. Le coltivazioni si concentrano specialmente nella Bassa Padana ove vengono prodotti in buona quantità frumento, mais, frutta e barbabietole da zucchero, mentre, alle pendici della fascia alpina si coltiva uva, che dà vini pregiati come il refosco, il pinot nero e bianco, il picolit e la malvasia. Anche l'allevamento del bestiame, bovino e suino, è abbastanza sviluppato.
Nella laguna di Marano viene praticato con buoni risultati l'allevamento di diversi tipi di pesci, mentre lungo la riviera triestina sono allevati i mitili e altri molluschi. Il Friuli Venezia Giulia detiene il primato nazionale dell'allevamento di trote praticato nelle acque interne dei fiumi e dei canali.
Dopo la seconda guerra mondiale Il Friuli Venezia Giulia ha conosciuto un grande risveglio del settore industriale che oggi conta, oltre ad aziende di piccole e medie dimensioni, anche alcuni grandi complessi concentrati in determinate zone, fra cui stabilimenti aeronautici a Monfalcone, della seta a Udine e Pordenone, di elettrodomestici a Pordenone, di mobili a Udine e Manzano. Nel territorio del capoluogo, inoltre, si trovano cantieri navali e stabilimenti siderurgici e meccanici. Per quanto riguarda la produzione artigianale, Il Friuli Venezia Giulia è legato soprattutto alla lavorazione di mobili e oggetti ottenuti sfruttando il legno dei boschi della zona alpina.
Guida alle Pizzerie del Friuli Venezia Giulia www.guidaallepizzerie.it
MANIFESTAZIONI: Messa dello Spadone a Cividale del Friuli (UD).
DA VEDERE: Basilica di Aquilea (UD); Castello di Trieste; Piazza della Libertà (UD); San Giusto (TS).
DIVERTIMENTO: